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Parchi e Riserve Naturali nella
Maremma |
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PARCO FAUNISTICO DEL MONTE
AMIATA
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 E'
una novità nel sistema dei parchi a livello nazionale infatti si ispira ai wild park tedeschi. Il Parco è impegnato soprattutto nella organizzazione di attività didattiche e di sensibilizzazione, nel favorire la ricerca scientifica naturalistica e nella conservazione di specie animali e vegetali a rischio di scomparsa. Si può passeggiare attraverso appositi sentieri attrezzati e osservare esemplari quali cervi, daini, caprioli, camosci e mufloni. Percorrendo i sentieri possono essere avvistati, in un'apposita grande area, gestita come una vera e propria riserva genetica, i rari lupi appenninici, altrimenti difficilissimi da vedere nei loro atteggiamenti più naturali. Il territorio dove insiste il Parco Faunistico del Monte Amiata è assai interessante dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. La vegetazione è rappresentata soprattutto da licheni, sassifraghe e piante spinose, in contrasto con i boschi di castagni e faggi che ricoprono i terreni
amiatini.
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PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA
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Nato nel 1975 e gestito dalla Regione Toscana Ente Parco, si estende lungo un tratto meridionale della costa maremmana da Principina a Mare a Talamone. Il suo territorio si può dividere in una zona a nord del fiume Ombrone, la Palude della Trappola, ed una a sud con i Monti dell'Uccellina. Il Parco possiede due ingressi uno ad Alberese ed uno a Talamone dai quali è possibile accedere ai diversi itinerari presenti nel Parco.
Ingresso di Alberese:
- Come arrivarci:
- da Grosseto si imbocca la Statale Aurelia verso sud e dopo circa 5 chilometri si esce al bivio Rispescia poi Alberese, dove è l'ingresso del Parco;
- provenendo da Sud si percorre la Statale Aurelia, 20 Km circa dopo Orbetello si prende lo svincolo per Alberese dove sono riportati i cartelli indicatori per il Parco e si prosegue fino al paese dove si trova il centro visite.
- Gli itinerari sono i seguenti:
- A1 - S. RABANO: difficoltà: non eccessivamente difficile ma piuttosto impegnativo; caratteristiche: di interesse naturalistico e storico architettonico; durata: 5 ore circa; percorso: lunghezza Km 6; modalità di visita: ingresso possibile tutti i giorni della settimana, con partenza ore 7.30 d'estate e ore 9.00 d'inverno dal centro visite (si consiglia di telefonare per avere conferma);
- A2 - LE TORRI: difficoltà: non presenta alcuna difficoltà; caratteristiche: è il più rappresentativo del Parco per la molteplicità degli ecosistemi che permette di attraversare, offrendo un esauriente panorama sull'ambiente di tutta la fascia litoranea; durata: 3 ore circa; percorso: lunghezza Km 5; modalità di visita: ingresso possibile tutti i giorni della settimana, con una partenza alle ore 8.00 e alle ore 16.00 d'estate e alle ore 9.00 d'inverno dal centro visite (si consiglia di telefonare per avere conferma);
- A3 - LE GROTTE: difficoltà: non presenta alcuna difficoltà; caratteristiche: i tre poli di attrazione di questo itinerario sono il Canale Scoglietto – Collelungo, la Pineta Granducale e le Grotte; durata: 4 ore circa; percorso: lunghezza Km 8; modalità di visita: ingresso possibile tutti i giorni della settimana, con partenza alle ore 9.00 dal centro visite (si consiglia di telefonare per avere conferma);
- A4 - CALA DI FORNO: difficoltà: non presenta alcuna difficoltà; caratteristiche: è l'itinerario più interessante per coloro che desiderano conoscere più approfonditamente e da vicino la morfologia della costa del Parco; durata: 6 ore circa; percorso: lunghezza Km 12; modalità di visita: ingresso possibile tutti i giorni della settimana, con partenza alle ore 9.00 dal centro visite (si consiglia di telefonare per avere conferma);
- A5/A6 - FORESTALE E FAUNISTICO: difficoltà: non presenta alcuna difficoltà; caratteristiche: sono due brevi itinerari didattici che, avendo un tratto iniziale in comune, possono essere percorsi in una sola visita, caratteristica di questi due percorsi è la notevole antropizzazione della zona; durata: 3 ore circa; percorso: lunghezza Km 5; modalità di visita: ingresso possibile tutti i giorni della settimana, con orario di accesso dalle ore 7.30 alle ore 20.00 d'estate e dalle ore 9.00 fino al tramonto d'inverno (si consiglia di telefonare per avere conferma);
- A7 - BOCCA D'OMBRONE: difficoltà: non presenta alcuna difficoltà; caratteristiche: visita a Bocca d'Ombrone e alle zone palustri adiacenti la riva sinistra; durata: 3 ore circa; percorso: lunghezza Km 4; modalità di visita: ingresso possibile tutti i giorni della settimana, con orario di accesso dalle ore 7.30 alle ore 20.00 d'estate e dalle ore 9.00 fino al tramonto d'inverno (si consiglia di telefonare per avere conferma);
Ingresso di Talamone:
- Come arrivarci:
- da Grosseto si imbocca la Statale Aurelia verso sud e dopo 20 Km circa si esce al bivio per Fonteblanda – Talamone. Si prosegue per Talamone e 1 chilometro e mezzo prima del paese, 500 mt. dal Camping “Village Talamone”, si svolta a destra per accedere al Parco;
- provenendo da Sud si percorre la Statale Aurelia, 15 Km dopo Orbetello si prende lo svincolo per Fonteblanda – Talamone. Si prosegue per Talamone e 1 chilometro e mezzo prima del paese, 500 mt. dal Camping “Village Talamone”, si svolta a destra per accedere al Parco;
- L'entrata è nei pressi del Podere Caprarecce (raggiungibile con deviazione verso destra su strada sterrata, Km 1 prima di
Talamone)
- Gli itinerari sono i seguenti:
- T1 BREVE - PUNTA DEL CORVO/TALAMONE: difficoltà: non presenta alcuna difficoltà; caratteristiche: caratteristico per la vegetazione mediterranea e gli splendidi panorami che si aprono sulla costa; durata: 1 ora e mezzo circa; percorso: lunghezza Km 2.5 circa; modalità di visita: ingresso possibile tutti i giorni della settimana, con partenza alle ore 8.30 e alle ore 16.00 d'estate e alle ore 9.00 d'inverno ( si consiglia di telefonare per avere conferma);
- T2 LUNGO- PUNTA DEL CORVO/TALAMONE: difficoltà: risulta piuttosto faticoso; caratteristiche: caratteristico per la vegetazione mediterranea e gli splendidi panorami che si aprono sulla costa; durata: 3 ore circa; percorso: lunghezza Km 4 circa; ; modalità di visita: ingresso possibile tutti i giorni della settimana, con partenza alle ore 8.30 e alle ore 16.00 d'estate e alle ore 9.00 d'inverno ( si consiglia di telefonare per avere conferma);
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RISERVA NATURALE DELLA DIACCIA
BOTRONA
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La palude della Diaccia Botrona costituisce il residuo di una zona umida molto ampia, estesa in origine
da Castiglione della Pescaia fino a Grosseto, e caratterizzata dalla commistione delle acque marine con le acque dolci dei fiumi Bruna ed Ombrone. In seguito alle opere di bonifica, una larga parte dell'area è stata trasformata in pianura coltivabile. L'area della Diaccia-Botrona può apparire a prima vista un ambiente piatto ed omogeneo, a causa della quasi completa assenza di alberi ed arbusti ai margini degli specchi d'acqua; essa invece è composta da microambienti estremamente vari e interessanti.
La casa Rossa, edificio storico della bonifica maremmana è oggi sede del Museo multimediale, dove su monitor giganti è possibile vedere in diretta gli animali presenti nell'area.
Come arrivarci: l'area è visitabile utilizzando due vie di accesso principali: la zona dell'Isola Clodia e la Casa Rossa
- in auto: a partire da Grosseto è possibile percorrere la S.S. 322 o la S.P. Castiglionese fino a Castiglione della Pescaia, quindi seguire le indicazioni per la Casa Rossa. Per raggiungere l'Isola Clodia si deve imboccare la S.P. Castiglionese, quindi girare per la strada sterrata che attraversa il canale Allacciante ed il fiume Bruna in corrispondenza della località Ponti di Badia.
- mezzi pubblici: un buon numero di autobus collegano Grosseto con Castiglione della Pescaia per tutto l'arco dell'anno, percorrendo entrambe le strade di accesso. Occorre chiedere di scendere in corrispondenza delle due località sopra indicate.
- altri mezzi: una pista ciclabile percorre tutto il tombolo costiero, collegando i centri balneari di Marina di Grosseto e Principina a Mare con Castiglione della Pescaia. Per chi possiede una canoa è possibile raggiungere l'area lungo i principali canali di bonifica o il fiume Bruna.
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RISERVA NATURALE DELLA LAGUNA DI ORBETELLO
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Si tratta di una laguna costiera salmastra sulla quale è stata istituita
l'Oasi WWF. Su questo territorio si alternano macchia mediterranea, pineta, stagni d'acqua dolce, campi coltivati, boschetti idrofili e di sughere. Qui è possibile ammirare una
molteplicità di specie di flora ( ampi canneti, boschetti di pioppo bianco, olmo, frassino, sughera ed eucalipto; tra le piante più rare vi è l'orchidea Orchis palustris) e fauna (anatre selvatiche, aironi, gabbiani, cormorani; cavaliere d'Italia, airone cenerino, fenicottero; tra le specie più rare: il
falco pescatore, la cicogna bianca, la beccaccia di
mare; tra i mammiferi comuni: la volpe, il tasso e l'istrice).
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RISERVA NATURALE STATALE DI POPOLAMENTO ANIMALE DEL LAGO DI BURANO
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Istituita nel 1980 e gestita dal WWF. Si trova nel comune di
Capalbio; la Riserva comprende un ampio lago costiero salmastro, il paesaggio è caratterizzato da dune sabbiose ricoperte da una fitta vegetazione intorno alle quali si estendono: campi temporaneamente allagati e campi coltivati; zone a macchia mediterranea.
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RISERVA NATURALE STATALE DI PROTEZIONE DUNA DI FENIGLIA
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Si estende su 474 ettari ed è gestita dal Corpo Forestale dello
Stato. Interessa il corridoio di levante che collega l'Argentario alla terraferma, è caratterizzata da un vasto impianto artificiale di pino domestico con
rare specie di uccelli nidificanti e proprio in questa zona si trova una
consistente popolazione di daini.
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