Borgo edificato a protezione della stretta lingua di terra che porta verso l'Argentario e, ancora mezzo secolo fa, protetto da possenti bastioni, separato dalla terraferma, appariva come un'isola. Oggi come un tempo la vita del paese si svolge principalmente nel centro storico, racchiuso dalla cinta muraria. Percorrendo il Lungomare delle Crociere si costeggiano, le Mura di Levante fino a raggiungere la Polveriera Guzman, costruita presso l'omonimo bastione nel 1692. Poco distante dal bastione è la Rocca del XII secolo. Nella vicina piazza IV Novembre è l'edificio degli Ospedali Riuniti di S. Giovanni di Dio, che ingloba anche l'antica chiesa di Sancta Maria ad Portam. Poco oltre si trova Porta Nuova, realizzata dai Senesi. Oltre la Porta, la strada che dalla periferia porta al centro storico, è fiancheggiata dagli edifici dell'ex Idroscalo della laguna di levante, da cui partirono quei piloti che, sotto il comando di Italo Balbo, aprirono con le loro trasvolate collegamenti aerei oltreoceano. Sempre costeggiando le fortificazioni poste al lato della Porta Nuova, si arriva al Bastione d'Arcos, costruito nel 1692. Poco lontano si trova la Porta a Terra esterna, antico ingresso principale del paese, un tempo dotata di ponte levatoio. Sul lungomare di ponente ci sono resti di mura etrusche. Sulla vicina piazza della Repubblica si affaccia il Duomo dell'Assunta. Già esistente in epoca romanica, venne costruito probabilmente sui resti di un tempio etrusco. All'interno, di notevole interesse un altorilievo composto da 21 pannelli raffiguranti croci, nodi, animali e frutti repertorio del simbolismo cristiano risalenti al IX X secolo e una statua lignea dell'Assunta di arte spagnola, del XVII secolo a cui è intitolato il duomo, probabile dono di un governatore dello Stato dei Presidi. Verso la metà del 1500 Orbetello divenne la capitale dello Stato dei Presidi con la vittoria sulle forze medicee e imperiali. Il Palazzo del Governatore è sormontato dalla Torre dell'Orologio, conclusa da un tiburio ottagonale risalente al XVII secolo. Corso Italia è il punto di ritrovo degli abitanti. Uscendo dal centro abitato, verso la Diga, si può gustare uno degli angoli più pittoreschi del paese: il caratteristico "Molino" a vento, simile ad una torre cilindrica costruito sulla laguna dai Senesi nella prima metà del Cinquecento e poi ristrutturato dagli Spagnoli.
Frontone di Talamone: esposto in una sala del Palazzo ristrutturato che si trova davanti al Duomo dell'Assunta, ad Orbetello. Rappresenta, nella tradizionale forma propria dei frontoni dei templi, episodi del mito dei Sette a Tebe. Era posto su un tempio costruito a Talamonaccio sul colle di fronte a Talamone. È un reperto archeologico di rara bellezza e di alto valore artistico.
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